Come sarebbe bello, soprattutto per me, potere leggere alla fine di questa storia: “ogni riferimento a persone o cose è puramente casuale”. Ma così non è! I fatti narrati sono, purtroppo, disgraziatamente veri! Come vorrei non averli vissuti! Ringrazio la scrittrice Sara Favarò e i pittori tutti che hanno voluto rendersi interpreti del tormento della mia anima. Quella di una donna che attende ancora giustizia! Quella di una donna che, nonostante tutto, spera in una umanità che sappia, e voglia, ribellarsi all’arroganza di chi fa della violenza (impunita) la propria bandiera! Barbara Bartolotti